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Hotel a Vado Ligure

Vado Ligure

Centro industriale e portuale disteso in prossimità dell'omonimo capo, dal quale si gode una splendida vista su Savona.

Le sue origini risalgono al II secolo a.C. L'antica Vada Sabatia si sviluppò lungo la via Emilia Scauri, crocevia strategico per Liguria, Piemonte e Toscana. Il Museo Civico espone parte del ricco materiale di epoca romana ritrovato nel corso di scavi archeologici. Con la caduta dell'Impero romano la città venne distrutta, rifiorì sotto i franchi e dal sec. VII-IX fu sede vescovile. Compresa nella marca aleramica, fece parte dei possessi dei marchesi Del Carretto, passando poi sotto la giurisdizione prima del Comune di Savona e poi della Repubblica di Genova. Durante il dominio genovese la zona di Porto Vado, eretto Podesteria, ebbe un forte e costante sviluppo commerciale.

Poco è rimasto dall'antica città, salvo i resti inglobati nelle strutture del municipio e i ruderi del castello dei Del Carretto che dominano l'abitato di Segno. Delle fortificazioni seicentesche sono ancora visibili i ruderi del forte S.Stefano, il Bastione San Giovanni, e soprattutto il grandioso forte di San Giacomo con batterie seicentesche.

Il Museo Civico di Villa Groppallo raccoglie, oltre al materiale di epoca romana proveniente dalla zona archeologica di Vada Sabatia, resti medievali ed una ricca collezione di monete (II-V secolo ). La Pinacoteca Martini conserva, oltre ad un'importante collezione d'arte di scuola genovese, lombarda e spagnola, una sala dedicata ad Arturo Martini. Le opere originali, calchi e bozzetti dello scultore trevigiano sono conservati nella casa in via Quintana, poco distante dalla parrocchiale, in cui visse per molti anni. La parrocchiale di San Giovanni Battista, eretta sui resti dell'antica "Santa Maria Vadensis", subì una ricostruzione in forme barocche, nel XVIII sec. e presenta sulla facciata statue di Antonio Brilla.

Nella zona portuale, al confine con Bergeggi, si trova il molo d'imbarco dei traghetti per la Corsica (Ajaccio, Bastia, Calvi). Nell'immediato entroterra è stata attrezzata un'area di insediamenti produttivi, direttamente collegata con l'attività del porto, ed è stata installata una centrale termoelettrica.

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